Skip to content

FUBINE La porta del Monferrato

Torna agli articoli

Fubine Monferrato è un paese di circa 1600 abitanti, adagiato sulle prime colline del Monferrato casalese, di cui può essere considerato a pieno titolo la “porta”.

Lo è stato per secoli, soprattutto in quelli più burrascosi, quando veniva fatto oggetto di incursioni e saccheggi tra eserciti rivali che si contendevano questa già florida porzione di territorio. Fu proprio in quegli anni che il maniero medievale che sovrastava il borgo antico veniva ridotto a un rudere. Il nostro Castello è il simbolo della trasformazione del paese: da possente edificio difensivo, caposaldo di una cinta muraria esclusiva, a residenza nobiliare di campagna. Dalla seconda metà del Seicento visse una nuova vita, accompagnato nella storia da aristocratiche famiglie piemontesi, che realizzarono il suggestivo giardino pensile e curarono lo sviluppo del monumentale parco all’inglese, polmoni verdi che il Comune con un bando del Ministero della Cultura ha recentemente riqualificato. L’epopea del Castello si concluse con la casata Bricherasio, che lasciò importanti testimonianze sul nostro territorio: su tutte, la Cappella mortuaria dei Conti Cacherano di Bricherasio, costruzione neogotica che conserva, al suo interno, lo stupendo monumento funerario al Conte Emanuele di Bricherasio opera dello scultore simbolista Leonardo Bistolfi, in marmo bianco di Carrara, quale immortale omaggio al grande pioniere dell’industria automobilistica.

Anche la Chiesa parrocchiale rivela la stratificazione della storia del nostro paese: da tempio pagano in epoca romana (nell’antenata Fiblinis) a chiesa paleocristiana, poi rinata con lo stile romanico – di cui è impareggiabile testimonianza lo splendido rosone in cotto sulla facciata tripartita – e infine massicciamente rimaneggiata alla stregua del gusto neogotico. La chiesa parrocchiale dedicata all’Assunta è un monumento vivo, che continua a parlare alla nostra comunità attraverso il suo campanile, alto 56 metri. Il campanile che, nella Fubine contadina, scandiva il ritmo delle giornate e a mezzogiorno richiamava il popolo dai campi, sprigiona oggi la sua attrazione simbolica di appartenenza.

Le nostre radici sono raccontate dagli infernot, le straordinarie cavità sotterranee scavate nella marna. Da quelle più remote, sei-settecentesche, quali vie di fuga dalle case dell’acropoli fubinese, a quelle dei primi del Novecento, realizzate per ospitare il vino e i generi alimentari, approfittando della temperatura costante (sempre tra i 10° e i 14°) assicurata dai cunicoli, quasi tutti intervallati da nicchie per la collocazione delle bottiglie, moltissimi decorati con greche e disegni. Fino ad arrivare ai giorni nostri quando quelle architetture, esaurite le loro funzioni originarie, diventano siti di interesse turistico, tanto da costituire, dal 2014, insieme a Langhe e Roero, il 50° sito patrimonio mondiale dell’umanità Unesco in Italia, nominati per la loro unicità e per il loro legame con la cultura contadina e del vino.

Fubine è un paese attivo e laborioso, come tutta la terra monferrina, il “suol d’Aleramo” cantato da Giosuè Carducci. Nel territorio sono operative molte associazioni instancabili, privati con ottime idee, aziende ed organizzazioni intraprendenti ed innovative.

Un progetto di Strada dei vini del Gran Monferrato
Con il contributo di: Camera di Commercio Alessandria ed Asti

Con il patrocinio di

BARAVANTAN aps

Camera di Commercio Alessandria ed Asti

Comuni fondatori della Strada Franca del Monferrato

ANIMO

Strada dei Vini del Gran Monferrato

Siti web Alessandria